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Sgambato (Pd): un notevole passo in avanti

dopo la lunga trattativa tra governo e parti sociali. Ora possibile il miglioramento del testo con il confronto in aula tra i partiti. “Il decreto scuola, dopo una lunga e complessa trattativa tra il governo e le parti sociali, rappresenta un notevole passo in avanti per dotare le scuole, fin dal prossimo anno scolastico, di circa 50.000 docenti in più. È dunque un buon lavoro di stabilizzazione dei docenti. Ma siamo tutti consapevoli che non basta”. Lo dichiara Camilla Sgambato, responsabile nazionale scuola del Partito Democratico. “Considerato che il sistema da noi previsto, contenuto nel decreto legge 59, è stato smantellato dal governo precedente, occorre, d’ora in poi, tenere conto soltanto di una cosa: il reale fabbisogno delle scuole. Bisogna, cioè, dare alle scuole i docenti che servono per garantire la continuità didattica, bandendo i concorsi con cadenza regolare, solo dove occorrono e per le classi di concorso in cui sono necessari. Ricordiamo che al centro dell’azione educativa della scuola c’è sempre l’alunno con i suoi bisogni formativi. Ma ciò che più mi sta a cuore è dare una risposta alla mancanza di docenti specializzati sul sostegno. È cronaca quotidiana, purtroppo, quella di bambini costretti a rimanere a casa per la mancanza del docente specializzato”, continua la componente della segreteria democratica guidata da Nicola Zingaretti. “Comunque un confronto aperto e largo tra le forze politiche in sede di conversione potrà apportare tutti i miglioramenti necessari”, conclude Sgambato (Pd). ( C. S. )

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