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Roma - "Siete pronti ad andare al voto?". E dalla piazza si è elevato un unanime sì. E allora Berlusconi ha precisato: "allora ora ve lo dico ufficialmente: anch'io sono pronto".

"Lo sapete che siamo davvero tantissimi, quasi troppi. Non ho mai visto tanti impresentabili tutti insieme!", ha poi aggiunto ironizzando sulla polemica tra Lucia Annunziata e il segretario del Pdl Angelino Alfano di domenica scorsa.

Ma ce n’è anche per Pierluigi Bersani, al quale ha detto "è stato dato un incarico precario. E rifiuta il patto con noi, perché accecato dall'odio contro di noi. Hanno invidia del ceto medio e non gli importa che ci siano 3 milioni di disoccupati che stiano nella miseria. Sono degli irresponsabili. Se Bersani proseguirà nel tentativo assurdo di un governo minoranza - ha detto ancora Berlusconi - sappia che la nostra opposizione sarà durissima nel Parlamento e nelle piazze. Se invece non ci riusciranno, allora l'essenziale è che non facciano perdere tempo al paese si torni subito al voto".

Poi, il Cavaliere torna a rivendicare per sé la casella del Quirinale gridando al golpe: "E' inaccettabile che questa sinistra dopo avere occupato tutto metta le mani anche sul Colle. Non è accettabile che il capo dello Stato venga deciso nel buio di una stanza da tre-quattro capi di partito. Il capo dello Stato deve essere una persona di garanzia e un moderato di centrodestra. Bersani, Vendola e Monti non possono scegliere loro il candidato e non possono pensare di imporci con un colpo di mano il loro nome, sarebbe un vero e proprio golpe". Quanto a Romano Prodi "è tutto meno che super partes, il capo dello Stato dovrebbe essere deciso da 50 milioni di italiani".

Ma l'ex premier ne ha anche per Grillo: "Avete visto ieri Grillo? E' andato da Napolitano travestito da dittatore dello stato libero di banana...La realtà è che non vuole governare ma vuole il 100 per cento dei voti". Mentre, mandando un saluto a Di Pietro, si è augurato che "le sue braccia che sono tornate all'agricoltura non facciano troppi danni...". Quanto all'ex pm, Antonio Ingroia, "lo hanno mandato in Valle d'Aosta l'unico posto dove non si è candidato, ora farà le intercettazioni agli stambecchi del Gran Paradiso".

Frecciate anche al premier uscente. Il governo Monti è stato ''supino alla Germania e ora anche all'India'', ha detto riferendosi alla vicenda dei Marò. "E' una cosa grave e incredibile. Un grande Paese non puo' abbandonare i suoi uomini e noi non possiamo consentire che l'Italia sia umiliata e ridicolizzata da chi, come Monti, raccontava di avere restituito credibilità al nostro Paese".

Grida al golpe Berlusconi: "questa sinistra possa mettere le mani anche sul Quirinale" e si dice "pronto ad una nuova campagna elettorale". E' un Silvio Berlusconi più agguerrito che mai quello sceso in piazza del Popolo questo pomeriggio per la manifestazione indetta contro l'intimidazione giudiziaria e l'oppressione fiscale.

 

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