Il Vangelo della Domenica
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Esulti il Coro degli Angeli,esulti l’Assemblea Celeste, un inno dio gloria saluti il trionfo di Cristo Signore…..La luce del re ha vinto le tenebre!” Con queste parole dell’”Exultet”(Annuncio Pasquale) la Chiesa ha rinnovato solennemente e con gioia l’annuncio della Pasqua. In questo antico Inno viene richiamato il percorso della salvezza, adombrato nell’avventura del popolo ebreo in uscita dall’Egitto,il suo percorso attraverso deserto, fino al  Mar Rosso, fino ad arrivare a proclamare  che questa “è la notte in cui Cristo,spezzando i vincoli della morte,risorge vincitore dal sepolcro.”

Chiuso il lutto,iniziato con la morte di Cristo sul Calvario,la Chiesa riprende vita,e riparte,carica di forza nuova, dal sepolcro vuoto,sorpresa per il popolo, i capi e per gli stessi apostoli. Una sorpresa che ha dato inizio al nuovo nel cammino della storia.,e ha  posto in atto i passi di una speranza che conduce oltre il tempo.   Al sepolcro vuoto, prima Maria e le Donne,poi Pietro e Giovanni,corrono ansanti,ma toccano con mano una realtà inattesa:il sepolcro è vuoto,la pietra ribaltata, il sudario composto a lato. La fede nella Resurrezione sarà per sempre la sfida che, prima agli apostoli,poi  al mondo intero, Cristo offrirà come fondamento del cammino  che porta alla salvezza.

Cristo nostra Pasqua è risorto!”,affermerà Paolo Apostolo nelle sue Lettere,invitando a porre da parte il vecchio e a fermentare la vita con questa novità,che dovrà diventare lievito nuovo,per un impasto si sincerità e di verità. Paolo ci inviterà ancora  e dirà che per  vivere quarto mistero di vita, bisogna guardare oltre le cose di quaggiù,anzi bisogna  misurare i passi del cammino nel tempo con lo sguardo rivolto lassù.”Cercate le cose  di lassù!”

Il cristiano, inserito in questo mistero di morte e di vita in Cristo,deve  sentirsi già  in questo tempo tra i risorti,e vivere da risorto,dando  spazio vero  alla cose del tempo. Vivre la Pasqua è guardare oltre il tempo,anche al di la del Calvario della sofferenza,oltre le delusioni e le sconfitte, anche oltre il peccato: sarà la luce del sepolcro vuoto da illuminare il nostro cammino di risorti.

Specialmente in questo tempo di speranze fallite,a noi che crediamo, deve venire al voglia  di prenderci per mano per affermare più che mani la gioia della speranza.

 

          Pasqua è canto di libertà,Pasqua e affermazione della vera dignità dell’uomo.

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