In quel tempo, [i pastori] andarono, senza indugio, e trovarono Maria e Giuseppe e il bambino, adagiato nella mangiatoia. E dopo averlo visto, riferirono ciò che del bambino era stato detto loro.
Tutti quelli che udivano si stupirono delle cose dette loro dai pastori. Maria, da parte sua, custodiva tutte queste cose, meditandole nel suo cuore.
I pastori se ne tornarono, glorificando e lodando Dio per tutto quello che avevano udito e visto, com’era stato detto loro.
Quando furono compiuti gli otto giorni prescritti per la circoncisione, gli fu messo nome Gesù, come era stato chiamato dall’angelo prima che fosse concepito nel grembo. (Luca 2,16-2)Mentre un anno si chiude, un altro bussa alla porte del tempo,e si offre carico di attese e di speranze,lo sguardo del nostro spirito si rivolge alla Vergine Santa, alla Madre di Gesù, sotto la cui protezione la Chiesa pone questo inizio di anno nuovo. Apriamo l’anno 2013 con la Celebrazione di Maria SS.ma Madre di Dio, forse la prima festa mariana celebrata nella Chiesa di Occidente( VI secolo). Essa ricordava il Concilio di Efeso ( 431) che aveva sancito solennemente una verità al popolo di Dio tanto cara:che la Vergine Santa è vera Madre di Cristo, Uomo-Dio. Essa veniva celebrata l’11 ottobre. Poi è stata riportata al 1 gennaio,no solo per l’inizio del nuovo anno, ma anche perche legata alla Giornata Mondiale della Pace,per affermare ancora una volta che la pace è un dono di Dio, e che essa va vissuta come valore universale, fondamento di ogni civiltà e di ogni relazione umana,invocando appunto che è La Regina della pace. Ancora con i riflessi del Natale, la liturgia e carica e densa di spunti di riflessione. La Prima lettura ci riporta la formula della benedizione che Dio suggerì a Mosè e Aronne per benedire il popolo:” TI benedica il Signore e ti custodisca. Il Signore faccia risplendere per te il suo volto e ti faccia grazia. Il Signore rivolga su di te il suo volto e ti conceda pace!” Una formula che potrebbe essere quella da ripeterci scambievolmente non solo oggi , nell’auguraci un Buon Anno benedetto da Dio,ma ogni volta che incontriamo un nostro fratello, quasi ad offrirgli la cosa più bella:Che Dio lo benedica,cioè che Dio dica bene di lui. E se Dio dice bene di noi, il nostro cammino di ricerca del suo volto sarà sereno e fecondo di bene nel tempo. S.Paolo Ap., nel brano di Lettera ai Galati, ci tiene non solo ad affermare che Cristo è nato da donna e sotto la legge,come ogni uomo, ma anche che questa sua nascita da, a chi crede e vive in Cristo, una nuova dignità, e un Padre a cui rivolgersi nella preghiera. Nel Vangelo di Luca, troviamo un rincorrersi di pastori e di gente che va a trovare il Bambino nato a Betlemme, tutti lo adorano, lo venerano,lo ammirano stupiti, e poi partono per riferire ciò che hanno visto agli altri. Un anno si apre dinanzi a noi, un tempo non costituito da semplici fogli di agenda, ma da attimi donati da Dio, e che noi dobbiamo imparare a “contare con Dio”, prendendo a misura il metro dell’amore per tutti, se davvero vogliamo sentirci vivi nel tempo, costruttori di pace, costruttori del nuovo insieme con Dio, e vogliamo rinnovare dal di dentro questo nostro mondo che sembra andare alla deriva. Siamo chiamati a rendere testimonianza della presenza di Dio nel mondo,in questo nostro mondo,e costruire, con l’aiuto della Vergine Santa, quella pace vera e duratura annunziata dagli Angeli e portata dal Cristo con la sua venuta. Ricordiamoci. “ La pace genera figli di Dio nell’amore,crea l’unione, essa è riposo dei beati, dimora dell’eternità “(S .Leone Magno)
Commento di padre Pierluigi Mirra, passionista
Commento al Vangelo della SOLENNITA’ DELLA MADRE DI DIO ( 1 gennaio 2013)
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