Il Vangelo della Domenica
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Commento

Un augurio sincero e fraterno di un sereno 2014,fecondo di opere che piacciono a Dio e  aumentano la fraternità  con quelli che saranno sul nostro cammino.

 Iniziamo l’anno con una liturgia prettamente mariana,infatti, in questo  1 gennaio la Chiesa celebra Maria SS.ma  Madre di Dio, non solo a volere riaffermare questo grande privilegio   fatto alla fanciulla di Nazareth,ma anche a guardare La Madonna come icona a cui ispiraci per coniugare i nuovi giorni che il Signore  ci dona da vivere in questo nuovo spazio di tempo .Ci poniamo sotto la protezione della Vergine Santa per ottenere  sicuramente la benedizione di Dio sui nostri giorni.

 Bello il brano del Libro dei Numeri,posto come Seconda Lettura,dove Dio, attraverso il sacerdote Aronne benedice il suo popolo:” Il Signore ti benedica e ti custodisca…faccia risplendere per te il suo volto e ti faccia grazia. Il Signore rivolga a te il suo volto e ti conceda pace!” Queste parole scendono come lenimento negli affanni del cammino  nel tempo,ma anche come promessa  della presenza del Signore nel nostri giorni.

 Il Signore ci benedice oggi,oggi ci conceda la pace,oggi il suo volto è rivolto a noi.

Vivere l’oggi di Dio,non vivacchiando o subendo il tempo,quasi con uno stile di vita passivo,abdicando al nostro ruolo di protagonisti,ma prendendo per mano la vita,intessendola con attimi che sappiano diventare tasselli di un grande mosaico che noi possiamo e dobbiamo costruire con i colori regalatici da Dio, e fare apparire in noi la figura di Cristo. Vivere il tempo affidando il passato alla misericordia, il futuro alla Provvidenza,fissandoci sul presente offertoci per amare. “Ama e fa ciò che vuoi!” ci suggerisce S. Agostino,amare davvero,senza  niente subire,ma vivendo ogni cosa,illuminati da quella  stessa stupenda esperienza che i pastori fecero, recandosi alla grotta. Essi arrivarono curiosi,ci dice Luca nel brano evangelico di oggi, ma ripartirono carichi di qualcosa di forte che era nato dentro di loro,tanto che sulle loro labbra  quella esperienza vissuta diventa lode di Dio per tutto ciò che avevano visto e udito.

 Ad essi  fu annunciato dagli Angeli l’augurio di pace per gli uomini di buona volontà e che Dio ama.

Anche noi, dicendo Dio che abbiamo visto,udito, toccato, contemplato, noi diventiamo costruttori di pace, quella pace  che Papa Francesco ci esorta ad incarnare per poi offrirla agli altri.

 Infatti nel suo Messaggio  per  la Giornata della Pace,che  ricorre oggi, il Papa ci dice che  a fondamento di tutto bisogna porre la fraternità,la quale può diventare solidarietà,non solo ,ma essa può sconfiggere ogni povertà e in giustizia sociale, prevenire anche  ogni guerra  o ogni tipo di violenza e crimine organizzato. Riscoprirci fratelli  che camminano  nel tempo, dandosi la mano per camminare insieme, e  che nell’amore costruiranno il nuovo.

 Diamo dunque al tempo calore e consistenza per non farci travolgere da esso,col pericolo di passare non come protagonisti della storia, ma come inutili comparse.

Commento di P.Pierluigi Mirra passionista

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