Duro attacco da Ankara a Papa Francesco dopo le parole del Pontefice sul genocidio armeno: il ministro per gli affari europei Volkan Bozkir ha detto che il pontefice ha parlato cosi perché viene dall'Argentina, un paese "che ha accolto i nazisti" e nel quale "la diaspora armena è dominante nel mondo della stampa e degli affari". Il Gran Mufti Mehmet Gormez, la principale autorità religiosa islamica sunnita turca, si è allineato sul governo di Ankara criticando a sua volta il Papa per le dichiarazioni sul genocidio armeno a suo parere "senza fondamento" e ispirate da "lobby politiche e ditte di relazioni pubbliche". In un discorso ad Antiochia, ripreso dall'agenzia ufficiale Anadolu, Gormez si è detto "preoccupato che lobby politiche e ditte di relazioni pubbliche abbiamo allargato le loro attività alle istituzioni religiose". "Se le società iniziano a interrogarsi sugli errori passati lo stesso Vaticano soffrirà più di chiunque altro", ha avvertito. Critico con il Papa, accusato di "calunnie" e "discriminazione", anche il presidente del parlamento turco Cemil Cicek, del partito islamico Akp al governo.

NAPOLI – E’ arrivato Papa Francesco. Il pontefice ė atterrato a Pompei nell'area meeting alle spalle del santuario, dove è stato  accolto dall'arcivescovo prelato e delegato pontificio di Pompei, Tommaso Caputo, e dal sindaco di Pompei, Ferdinando Uliano. Pompei è  la prima tappa della visita pastorale a Napoli.  Il Papa percorrerà nella papa mobile il viale del piazzale del santuario affollato dai fedeli che dalle 4,30 di questa mattina hanno cominciato a sistemarsi dietro alle transenne. Faranno ala al passaggio del Papa con bandierine bianche e gialle, lanceranno palloncini e sventoleranno fazzoletti. Ognuno spera che Papa Francesco effettui una sosta per riuscire a stringergli la mano. Il programma a Pompei prevede una visita molto breve, di soli 40 minuti. Pregherà davanti al quadro della Beata Vergine del Santo Rosario, nel santuario fondato dal beato Bartolo Longo. Dieci minuti di preghiera silenziosa, poi reciterà con i fedeli la Piccola Supplica alla Madonna e infine ripercorrerà in papamobile il percorso all'inverso, per raggiungere l'area meeting, passando tra la folla assiepata nella piazza Bartolo Longo e lungo i viali. Il decollo dell'elicottero del Vaticano è previsto alle ore 8,40 per raggiungere Napoli-Scampia.

Papa Francesco durante l'incontro col presidente Erdogan e le autorità turche al Palazzo Presidenziale di Ankara ha affermato che tutte le religioni hanno gli stessi diritti e ha condannato ogni forma di violenza che cerca una giustificazione religiosa. "E' fondamentale che i cittadini musulmani, ebrei e cristiani - tanto nelle disposizioni di legge, quanto nella loro effettiva attuazione - godano dei medesimi diritti e rispettino i medesimi doveri. Nel ribadire che è lecito fermare l'aggressore ingiusto, sempre però nel rispetto del diritto internazionale, voglio anche ricordare che non si può affidare la risoluzione del problema alla sola risposta militare”.  Senza citarlo espressamente, così papa Francesco ha parlato anche della necessità di fermare l'Isis. Per il Papa, "la violenza che cerca una giustificazione religiosa merita la più forte condanna, perché l'Onnipotente è Dio della vita e della pace. Da tutti coloro che sostengono di adorarlo, il mondo attende che siano uomini e donne di pace, capaci di vivere come fratelli e sorelle, nonostante le differenze etniche, religiose, culturali o ideologiche".

Papa Francesco è giunto a Tacloban, epicentro del tifone che nel 2013 ha fatto oltre vittime. Le persone lo guardavano calamitate, molti avevano il viso rigato di lacrime. Ha iniziato chiedendo di poter parlare in spagnolo, con la traduzione simultanea in inglese, ed è stato anche applaudito quando ha spiegato che non poteva non essere qui.  Man mano che procedeva nella meditazione sul dolore dei sopravvissuti, invece, sono prevalse le lacrime e il silenzio. Papa Francesco ha inziato commentando un brano di san Paolo: "Gesù è come noi, vive come noi e ci guarda in tutto eccetto che nel peccato, però per essere di più come noi, assume la condizione di peccato, fa se stesso peccatore, queseto -ha commentato - lo dice Paolo e lo conosciamo". "Gesù - ha proseguito - va sempre davanti a noi, e quando noi viviamo qualche esperienza lui la vive prima di noi, e se oggi tutti noi ci riuniamo qui 14 mesi dopo che passò il tifone Yolanda, è perché abbiamo la sicurezza che non si indebolisce la fede perché Gesù passò per mio, nella sua passione assunse tutto il nostro dolore e quando permettetemi questa confidenza". "Permettetemi questa confidenza - ha proseguito - quando vidi da Roma questa catastrofe sentii che avrei dovuto essere qui. Quel giorno decisi di fare il viaggio qui". A questo punto papa Bergoglio è stato interrotto da un caldo applauso. 

Novità assoluta in Vaticano. Per la prima volta viene arrestato un altissimo prelato, un ex nunzio accusato di pedofilia. E lo fa il Vaticano stesso ,  nel proprio Stato, con il suo tribunale interno, per espressa volontà di Papa Francesco, visti i gravi fatti di abuso a danni di minori, avvenuti nella Repubblica Dominicana, di cui è accusato Jozef Wesolowski, ex rappresentante diplomatico della Santa Sede in quel paese sudamericano.

Il monsignore polacco, infatti, aveva già avuto una condanna canonica di primo grado che lo ha visto ridotto allo stato laicale dall'ex Sant'Uffizio per abusi sessuali su minori. Ma che al momento aveva soltanto limitato i movimenti costringendolo a stare a Roma. Con la possibilità di rimandare a dopo l'appello canonico la parte penale. Invece, come ha spiegato in una nota il portavoce vaticano padre Federico Lombardi, su espressa volontà del Papa si è avuta un'accelerazione senza precedenti: il Promotore di Giustizia del Tribunale di prima istanza dello Stato della Città del Vaticano ha convocato l'ex nunzio Mons. Wesolowski, a carico del quale aveva avviato un'indagine penale. "Al prelato - ha spiegato padre Lombardi - già condannato in prima istanza dalla Congregazione della Dottrina della Fede alla riduzione allo stato laicale al termine di un processo amministrativo penale canonico, sono stati notificati i capi di imputazione del procedimento penale avviato a suo carico per gravi fatti di abuso a danni di minori avvenuti nella Repubblica Dominicana".

Altri articoli...

INVIA COMUNICATO STAMPA

Per poter pubblicare i tuoi comunicati stampa, corredati da foto,  scrivi un'email a comunicati@primapaginaitaliana.it

 

 

Iscriviti alla nostra newsletter per rimanere costantemente aggiornato sulle notizie più lette della settimana, che riceverai sulla tua mail. E' un servizio assolutamente gratuito.