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Un'esplosione di gioia ha accolto a Buenos Aires l'elezione del nuovo Papa Jorge Bergoglio. L'annuncio e' stato accolto anche con molta sorpresa dalla gente nelle strade. ''Il Papa e' argentino'': e' con un urlo che il presidente della Camera dei deputati di Buenos Aires,Julian Dominguez, ha reso noto che Jorge Bergoglio e' il nuovo Pontefice.  Il Presidente GIorgio Napolitano, che - a quanto si apprende - ha seguito l'annuncio della elezione dell'arcivescovo di Buenos Aires, Bergoglio, ha condiviso l'emozione del Paese per il discorso di Papa Francesco, colpito dalla semplicità delle parole pronunciate nella lingua nostra e della sua famiglia d'origine in Piemonte. "Paladino dei poveri e dei più vulnerabili". Così il presidente americano Barack Obama descrive Francesco I. La scelta di un Papa delle Americhe, il "primo", mostra "la forza e la vitalità di una regione" sempre più importante per il mondo intero: "condividiamo la gioia di questo giorno storico". "I miei più cordiali complimenti e auguri per il suo pontificato". Così il presidente di Cuba Raul Castro in un messaggio di saluto al nuovo papa Jorge Bergoglio in un comunicato diffuso a l'Avana. L'arcivescovo di Westminster, Vincent Nichols, a capo della conferenza episcopale cattolica di Inghilterra e Galles, esprime "grande gioia" per la nomina di papa Francesco I. "A nome della conferenza episcopale di Inghilterra e Galles, voglio esprimere la mia grande gioia per l'elezione del cardinale Jorge Mario Bergoglio a 265mo successore di San Pietro e supremo Pontefice della Chiesa Cattolica". Il gran imam di Al Azhar Ahmed el Tayyeb manderà un telegramma al nuovo Papa. Lo ha detto all'ANSA Mahmud Abdel Gawad, consigliere diplomatico del capo del principale centro teologico del mondo sunnita. "Speriamo ora che le relazioni tornino normali", ha aggiunto. "Esprimo i migliori auguri a Jorge Mario Bergoglio eletto Papa Francesco. Che possa guidare con forza e saggezza la Chiesa cattolica per i prossimi anni. I rapporti della Chiesa con la Comunità Ebraica di Roma e il dialogo con l'ebraismo hanno compiuto dei passi importanti. La speranza è che si possa proseguire il cammino nel segno della continuità e delle buone relazioni". Lo afferma in una nota ilCapo Rabbino della Comunità Ebraica di Roma, Riccardo Di Segni. Una scena davvero inusuale per le strade di Manhattan, dove l'elezione del nuovo papa è stata accolta con il suono festoso delle campane di tutte le chiese cattoliche della città. A partire da quelle della cattedrale di St.Patrick, sulla Quinta Strada, dove è radunata una gran folla di fedeli newyorkesi, ma anche di tanti turisti, tra cui molti italiani. "Mi compiaccio soprattutto con i cristiani dell'America latina, che per la prima volta vedono uno di loro alla guida della Chiesa cattolica". Lo ha detto Angela Merkel in un messaggio di congratulazioni al Papa Francesco. "La nomina di Sua Santità Papa Francesco, 266mo vescovo di Roma, segna un giorno importante per gli 1,2 miliardi di cattolici nel mondo". E' il messaggio diffuso via Twitter dal primo ministro britannico David Cameron, pochi minuti dopo che il nuovo pontefice si è rivolto alla folla in piassa San Pietro. "Rivolgo a Papa Francesco I, le mie più calorose congratulazioni e i miei più sinceri auguri per l'importante missione che gli è stata appena affidata alla guida della Chiesa cattolica, per rispondere alle sfide del mondo contemporaneo": lo afferma il presidente francese, Francois Hollande. "La Francia fedele alla sua storia e ai principi universali di libertà, di eguaglianza e di fraternità, che fondano la sua azione nel mondo, proseguirà il dialogo fiducioso che ha sempre avuto con la Santa Sede, al servizio della pace, della giustizia, della solidarietà e della dignità dell'uomo", aggiunge Hollande. "Sono del tutto sorpreso". Lo ha detto alla Dpa Georg Ratzinger, fratello di Benedetto XVI, commentando la elezione di Jorge Mario Bergoglio. Il fratello dell'ex papa ha ammesso: "non era nella mia lista". La notizia mi ha preso alla sprovvista, è una sorpresa: per me è il dono dello spirito per la Chiesa di oggi". Così padre Antonio Mario Grande, rettore della chiesa nazionale argentina di Roma, commenta l'elezione a papa del suo connazionale, Jorge Bergoglio, "un uomo semplice, che a Buenos Aires si muoveva a piedi per la città, aveva grande disponibilità verso tutti, specialmente verso i poveri e chi soffre". "E' stato proprio lui a nominarmi rettore due anni fa, quando era presidente della conferenza episcopale argentina", dice Grande, che tra l'altro è, come il nuovo papa, di origini italiane. "I miei parenti erano di origini piemontesi ed emigrarono in Argentina nel 1884", racconta. Il nuovo papa, aggiunge, "è un uomo di fede, di comunione, di fratellanza, porterà l'annuncio della buona notizia a tutti. Sarà un grande uomo nella Chiesa e nel mondo. La sua elezione è' un segno di Dio per chiesa e per il mondo. Non lo immaginavamo. Credo che, per un certo verso, proseguirà nello stile di Ratzinger, ossia nel senso della spiritualità, perché è un uomo di preghiera, che ascolta gli uomini, le loro sofferenze, le loro ricerche. In questo momento di cambiamenti, lui rappresenta un uomo di comunione. E per l' America Latina è un grande segno".

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