Centinaia di migliaia di persone - 350mila per la polizia, 950mila per gli organizzatori - hanno invaso il centro di Barcellona con le bandiere spagnole in mano per opporsi ai piani del presidente catalano Carles Puigdemont di proclamare, forse già martedì, l'indipendenza.
Ma Puigdemont non arretra: "La dichiarazione di indipendenza è prevista dalla legge del referendum come applicazione dei risultati: applicheremo quanto dice la legge", ha ribadito in un'intervista registrata nei giorni scorsi e andata in onda stasera su Tv3. Ma la situazione cambia di ora in ora e le parole di ieri potrebbero essere già superate. Per la Catalogna sono le 48 ore più difficili.
"In difesa della democrazia, della Costituzione e della libertà. Preserveremo l'unità della Spagna. Non siete soli". E' il tweet del premier spagnolo Mariano Rajoy nel giorno della mega marcia a Barcellona contro la secessione.
Catalogna: ore decisive per l’indipendenza
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