L’intransigenza dei partiti greci, preoccupati più del tornaconto personale: di capitalizzare qualche voto in più dalla situazione contingente, ha fatto fallire qualsiasi tentativo di mediazione per la formazione di un governo. E, così, i greci si ritrovano a dover andare alle urne fra poco più di un mese (tra il 10 e il 17 giugno), con una prospettiva assolutamente incerta. Intanto, la Borsa di Atene, precipitata a un -4% dopo l'annuncio della fallita riunione, e perdite secche di oltre l'8% si sono registrate per le banche. Un’uscita della Grecia dall’eurozona, si appalesa come una ipotesi che in ambito europeo non si esclude, nonostante i buoni propositi della nuova ‘coppia’ Hollande-Merkel di ricercare soluzioni più incisive che favoriscano una ripresa economica del paese ellenico.
Grecia nel caos, si vota di nuovo a giugno
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