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ATENE - Situazione tesa nella città portuale di Patrasso, nella Grecia occidentale, dopo gli incidenti avvenuti martedì sera nella zona del porto, dove qualche giorno fa ha trovato la morte un cittadino greco di 29 anni per mano di tre immigrati clandestini di nazionalità afgana. Anche ieri sera poco dopo le 21, fuori dallo stabilimento abbandonato di Piraikis - Patraikis, dove avevano trovato rifugio molti immigrati, hanno avuto luogo nuovi incidenti quando un gruppo di persone con il viso coperto, che chiedevano l'allontanamento degli immigrati dalla città, ha iniziato a lanciare bombe molotov e altri oggetti, contro i poliziotti che a loro volta hanno risposto con i lancio di lacrimogeni. Intanto, dopo i primi incidenti di martedì, gli immigrati clandestini che si trovavano all'interno dello stabilimento erano stati trasferiti ad Atene. Il sindaco della città, Giannis Dimaras, ha definito la situazione esplosiva, mentre Lefteris Ikonomou, il Ministro per la Protezione del Cittadino, ha avvertito che non sarà permesso a nessuno di sostituire la polizia nel suo compito, che è quello di affrontare la criminalità e proteggere i cittadini. Secondo la polizia della città agli incidenti hanno preso parte circa 350 membri dell'organizzazione neonazista "Crisi Avgi" (Alba Dorata), che nelle elezioni di 6 maggio ha ottenuto il 6,97% delle preferenze e 21 parlamentari.

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