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ROMA - Nell’edizione del decimo anniversario, la giuria del Premio Internazionale “Giuseppe Sciacca” compie una scelta dall’alto valore simbolico, assegnando per la prima volta ad una giovane donna il massimo riconoscimento.  
Vincitore Assoluto dell’edizione 2011 è Valentina Vezzali, premiata per gli eccellenti traguardi raggiunti nell’agone sportivo mondiale della scherma i quali, coniugando tenacia e capacità a serietà e spirito di sacrificio, costituiscono un modello

positivo di valori universali cui far riferimento anche in altri campi del vivere civile.  
Nelle intenzioni del Premio, tale forte esempio deve essere indicato alle nuove generazioni perché considerino l’impegno sportivo uno dei fattori essenziali nella formazione del carattere della persona e del suo inserimento nella società, oltre a rappresentare un orgoglio per l’Italia in tempi di agguerrita competizione internazionale.  
La pluricampionessa olimpica riceverà l’ambìto riconoscimento nel corso di una solenne cerimonia di premiazione in programma sabato 12 novembre, ore 17.30, presso l’Aula Magna della Pontificia Università Urbaniana – Città del Vaticano. Saranno presenti gli Em.mi Cardinali Dario Castrillòn Hoyos e Antonio Cañizares Llovera, il Presidente della giuria del Premio Giuseppe Santaniello, autorità ecclesiastiche, civili, militari, alti esponenti del Corpo Diplomatico accreditato presso la Santa Sede e personaggi del mondo dello spettacolo, della cultura e della società civile.  
La cerimonia sarà presentata da Janet De Nardis e Arnaldo Colasanti.  
Il Vice Presidente e coordinatore generale del Premio, Giovanni Cinque, ha incontrato Valentina Vezzali nel corso di una recente manifestazione di scherma, per consegnarle ufficialmente la busta con la comunicazione del premio.  
“Della Vezzali – ha dichiarato Cinque – mi ha sempre colpito la straordinaria grinta in gara, a supporto dell’eccezionale talento di cui è dotata, la grande abnegazione con cui si è sempre allenata dopo le più grandi vittorie e perfino dopo una gravidanza, per ritornare subito a vincere, senza però mai farne un’ossessione. Perché lontano dalle pedane, la Vezzali ha sempre dimostrato l’invidiabile serenità di una mamma, la cui più grande preoccupazione è abbracciare il figlio e stare vicino alla famiglia: ecco, per questi motivi, credo che la Vezzali sia un modello per tutti noi; lei più di tutti meritava questo riconoscimento, in momenti difficili come quelli che stiamo vivendo”. (c.s.)

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