Barche sbattute dal vento nel mare di notte,
richiamano voci di terra poche ascoltate.
Tuguri di gente senza più patria
che tende la mano a passanti distratti.
Anche l’altare appare una mensa in rovina,
e i leviti salgano con passi sempre più lenti.
Ma il grido di speranza nel giorno
va oltre la voce che grida nell’ora di notte,
e non vuole arrendersi al buio che cade
e di tristezza sembra colorare la terra.
Luce chiediamo ad un bimbo innocente,
che tende la mano che sembra lontana,
ma offre un sorriso che rompe le tenebre.
Torna ,Signore,su questa terra assettata
di cose che vanno oltre le spire del tempo.
Vieni, Signore,nel tuo presepe di sempre,
che tu riempi d’una grande forte presenza.
Natale, oggi, domani,oltre i vasti orizzonti,
da luce e gioia ad una storia un po’ stanca.
Pierluigi Mirra
TORNA, SIGNORE!... (di Pierluigi Mirra)
Carattere
- Font Size
- Default
- Modalità di lettura