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Più ci si stanca meno si dorme Abitudini alimentari scorrette, ritmi stressanti, stile di vita frenetico e preoccupazioni di origine varia, possono facilitare l’ insorgere dei disturbi del sonno. Ne soffre il 50% della popolazione mondiale, perciò in occasione del trascorso World Sleep Day, suggeriamo le 10 regole del dormir bene. World Sleep Day e qualità della vita Lo scorso 14 marzo è stata la giornata mondiale del sonno, un’occasione creata per ricordare a tutti l’importanza del dormire sano, nel modo e nei tempi giusti. Il World Sleep Day (http://worldsleepday.org/) realizzato mediante il supporto della World association of sleep medicine, ormai da diversi anni, è considerato la massima espressione di un’esigenza universalmente condivisa: rendere note le cause determinanti dei disturbi del sonno, in modo da consentire a tutti di superarli, migliorando la qualità della vita prendendosi cura del proprio organismo. Respirazione rilassata, sonno riposante e cura del corpo “Easy breathing, restful sleep and healthy body” lo slogan scelto per il 2014, al fine d’ indicare la complementarietà tra respirazione, riposo e salute, tre fattori direttamente correlati al tema del sonno e dunque del benessere psico-fisico dell’individuo. Secondo le stime riportate in vista della sesta edizione del World Congress on Sleep Medicine, che si terrà a Seul il 21 marzo 2015, risulterebbe che, a soffrire di disturbi del sonno, è quasi il cinquanta percento della popolazione mondiale. Una cifra poco incoraggiante, che induce a chiedersi come mai cosi tante persone non riescano a godere del meritato riposo, fondamentale in una società frenetica, dai ritmi a dir poco incalzanti. Tuttavia, è possibile attribuire proprio all’ansia derivante dalle continue scadenze e all’incapacità di distribuire il tempo tra le numerose incombenze quotidiane, la causa principale delle diffusissime disfunzioni notturne. Una sorta di cane che si morde la coda: più ci stanchiamo, meno dormiamo. Durata, continuità e profondità Più che di stanchezza fisica vera e propria però, dai dati raccolti dall’Associazione mondiale per la medicina del sonno, si evince che il motivo fondante del dormire male, sia lo stress. In Italia ad esempio, secondo una recente ricerca, le più colpite sono le donne, costrette a dividersi tra famiglia e lavoro. Su campioni più o meno ampi d’ intervistati, la maggioranza dichiara di avere difficoltà nell’ addormentarsi, di svegliarsi ripetutamente nel cuore della notte, avvertire sonnolenza durante il corso della giornata, con gravi ripercussioni sulla produttività. Fenomeni altrettanto frequenti, sono quelli riguardanti la respirazione ed i comportamenti in fase REM: apnee notturne, forte russamento, sindrome delle gambe senza riposo (Restless Legs Syndrome), ed altre dissonnie legate a problemi posturali o disturbi di movimento. Affinchè il sonno possa rigenerare l’intero organismo, consentendogli di riacquistare le energie spese durante la giornata e d’immagazzinare le informazioni ricevute, dovrà invece avere le peculiarità della durata, la continuità e la profondità. Dieci regole d’igiene del sonno 1. Il materasso: in lattice, memory foam, in gel o a molle, non ha importanza il modello, ma la qualità del prodotto, anatomico, ipoallergenico e traspirante. Sono dunque tre i requisiti da ricercare, come suggerisce anche il portale di Evergreenweb.it, uno dei maggiori produttori italiani, leader nella vendita di materassi online. 2. Evitare alcolici e sostanze eccitanti: l’uso eccessivo di alcol, o il ricorso a sostanze psicotrope o eccitanti, come the e caffè, può alimentare, nonchè provocare dissonnie di vario genere. 3. Alimentazione sana: una dieta equilibrata non solo è il segreto per una linea invidiabile, ma migliora concretamente il benessere dell’organismo, riattivando il metabolismo e tutte le funzioni annesse, incluso il sonno. 4. Affrontare con maggiore serenità i problemi sul lavoro: ma soprattutto fare in modo che agitazione e stress non si riperquotano in famiglia. 5. Andare a letto presto: ridurre il deficit cronico di sonno, cercando di non accumulare arretrati, può senz’altro aiutare. Se non sia possibile rispettare la soglia delle otto ore a notte, bisognerebbe limitarsi a non scendere al di sotto delle sei ore. 6. Ambiente confortevole e silenzioso: sebbene non vi sia alcun nesso tra profondità del riposo e luogo, la mente umana collega la fase di addormentamento alla sensazione di comfort, e dunque alle abitudini personali. Per tale ragione risulta più semplice riposare nel proprio “habitat”, magari sul divano davanti alla tv o nella propria camera da letto, piuttosto che nel letto di un albergo. 7. Mantenere ritmi sonno-veglia regolari: costringersi ad andare a dormire e svegliarsi alla stessa ora, è un ottimo rimedio contro i disturbi del sonno. 8. Fare attività fisica: sottoporre il fisico ad uno sforzo moderato, ma costante, migliora senza dubbio il riposo notturno. 9. Ricorrere a rimedi naturali: prima di rivolgersi al farmacista, è opportuno provare rimedi naturali per combattere l’insonnia. Tisane ed infusi, promossi a pieni voti. 10. Abbandonare le cattive abitudini e rispettare di più il proprio corpo: che le persone in cattiva salute dormano male è risaputo. Tuttavia la cattiva qualità del sonno può essere autoindotta, quando per recuperare tempo, riduciamo al minimo le ore dedicate al riposo. (com. st. V.B)

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