San Tammaro (Nando Cimino) - Nella notte tra venerdì e sabato, sono stati sversati quintali di materiale inquinante in località Spontone, nei pressi del cavalcavia della Tav, a pochi passi dalla Reggia di Carditello. Una collina di scarti derivanti dalla lavorazione industriale di pellame. Una vera e propria bomba ecologica comparsa dal nulla. Un atto arrogante di una gravità unica, che mette ancora una volta in evidenza quanto lungo sia il cammino da fare verso una seria e condivisa coscienza ambientale. L’ampio tenimento comunale è caratterizzato da terreni destinati a colture di vario tipo e vanta, al suo interno, la presenza di oltre trenta aziende agricole. In più di una circostanza, i carabinieri di Santa Maria Capua Vetere, guidati dal
maresciallo Giovanni Adamo, insieme polizia locale, diretta dal capitano Giuseppe Vastante, hanno operato sequestri su vere e proprie discariche abusive. Plastica, materiale di risulta, eternit, elettrodomestici dismessi e carcasse di auto abbandonate, caratterizzano gli angoli più nascosti del contado tammarese. L’esigenza di tutelare la vocazione agricola del comprensorio, potrebbe indurre l’amministrazione guidata da Emiddio Cimmino, a verificare la possibilità di creare, in sinergia con la Provincia e l’Unione dei Comuni, un corpo di polizia rurale, per salvaguardare questa parte di Terra di Lavoro. “Ho lanciato la proposta, per dar vita ad un corpo di vigilanza ambientale, in sinergia con Santa Maria Capua Vetere, Capua e Bellona, per proteggere il territorio dagli scempi ambientali, considerato che, anche quei comuni, soffrono dello stesso male.” Il comune di San Tammaro, si avvale, già da tempo, anche della presenza costante, a tutela del territorio, del sovrintendente delle guardie zoofile, Tommaso Cestrone, che rappresenta un sicuro punto di riferimento per gli agricoltori ed i mezzadri della zona. Nei prossimi giorni, la polizia municipale, provvederà ad inviare un fascicolo agli organi competenti, per poi provvedere alla bonifica delle aree contaminate.
