Santa Maria Capua Vetere
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San Tammaro (Nando Cimino) - La casina di caccia dei Borbone, incastonata in un paesaggio meraviglioso, minato dalla presenza della discarica di Maruzzella, corre il rischio di cadere nelle mani dei privati. Nei giorni scorsi si è tenuta l’ennesima asta fallimentare, presso il tribunale di Santa Maria Capua Vetere, per la tentata vendita del complesso monumentale; cifra a base d’asta, 16 milioni di euro. Quella precedente, del 20 ottobre scorso, andò deserta permettendo un ulteriore ribasso del 20%. La Regione Campania, chiede un tavolo di concertazione sulla vicenda, mentre il sindaco di San Tammaro, Emiddio Cimmino, pensa ad una raccolta fondi a livello provinciale, per acquistare il monumento. Paola Raffaella David, responsabile della Soprintendenza, ha più volte auspicato un intervento definitivo da parte dell’Ente Regione che, sino ad oggi però, non è ancora giunto. C’è  chi invece, come Paolo Costagliola dell’associazione “Italia Nostra”, pensa all’affidamento del bene al “Fondo Ambientale Italiano”. Ma le critiche mosse dal territorio, sono tante e vanno in tutte le direzioni, senza risparmiare nessuno. Del resto, la gente di Terra di Lavoro, non si spiega come mai, lo stato di abbandono, lo scempio e le continue razzie a danno del complesso, non mettano in crisi gli organi deputati alla vigilanza, alla cura e alla preservazione di quello che doveva, già da tempo, essere trasformato in patrimonio dell’umanità. Il Real Sito dei Borboni intanto, può tirare un sospiro di sollievo; l’asta di ieri mattina, è andata deserta. La possibilità che questo pezzo di Terra di Lavoro, possa finire nelle mani di imprenditori senza scrupoli, di camorristi, o nelle mani di qualche associazione che nulla a che fare con la storia di questa terra, dovrebbe far scattare una qualche reazione nei politici casertani, nei partiti politici di impronta meridionalista e nei movimenti meridionalisti che si stanno moltiplicando e che sgomitano per guadagnare una minima visibilità sui territori. Intanto, l’asta fallimentare, è stata rinviata al prossimo anno, a data da destinarsi.