Politica nazionale
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Monti è fiducioso: la riforma del lavoro passerà al vaglio del Parlamento. Gli italiani la vedono come una cosa drastica, ha ribadito il Premier, ma necessaria. Quanto alla riforma punta a "una drastica riduzione della segmentazione del mercato fra lavoratori che oggi sono molto protetti e una totale assenza di protezione soprattutto fra i giovani" che trovano problemi a entrare nel mondo del lavoro "perche' le imprese hanno paura di assumere dal momento che e' molto difficile licenziare anche per ragioni economiche".

La legislazione sul lavoro, ammette Monti, "non è la sola ragione dei pochi investimenti stranieri in Italia degli ultimi 10-15 anni, il paese cresce meno anche per l'assenza di infrastrutture, ma il mercato del lavoro ha un ruolo anche in questo".

"Nonostante il calo degli ultimi giorni, a causa delle misure sul mercato del lavoro, il governo gode di un forte consenso nei sondaggi di opinione, ma i partiti no" ha poi aggiunto Monti sottolineando come quella dell'esecutivo tecnico "è e deve essere un'eccezione, quindi la vita politica tornerà ai partiti". Ma questi, ha aggiunto, "quando torneranno al potere saranno un po' diversi perché più consapevoli di prima rispetto alla richiesta di governance da parte degli italiani, mentre in passato l'offerta è stata carente". "I partiti politici - ha aggiunto - hanno visto come l'opinione pubblica sia più matura di quanto pensassero: la gente sembra apprezzare un modo meno esasperato di gestire le questioni".

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