Il declassamento dell’Italia da parte dell’agenzia di rating Moody’s ha scatenato un coro di protesta bipartisan in Italia. Ma anche Bruxelles si è fatta sentire questa volta definendo sospetto il tempismo con il quale l’agenzia ha deciso un forte declassamento dell’Italia, a poche ore da un’asta importante di BTP. I mercati, tuttavia, non ne hanno tenuto conto e l’asta è andata oltre le previsioni e la borsa di Milano ha chiuso le contrattazioni con segno positivo.
Le riforme che l’Italia sta attuando con costi economici e sociali enormi, avrebbero dovuto portare ad una premiazione del nostro Paese, piuttosto che ad una condanna. Monti ha definito ‘una disgrazia’ il declassamento, che non tiene conto del fatto che l’Italia si avvia a diventare un paese ‘virtuoso’. Questo giudizio secondo gli esponenti di governo non fa altro che re vocare in dubbio la terzerità, l’obiettività dei giudizi dell’agenzia di rating americana.
