COMMENTO -
“Con l’Epifania tutte le feste vanno via”, dice il proverbio, ma non si può fare passare questa solennità, affidandolo soltanto ai doni della cosiddetta Befana,e alla gioia di bambini. L’Epifania è una grande solennità, essa completa il miracolo e il mistero del Natale.
Nel Natale Dio si incarna, e si offre come la misericordia del Padre, che prende vita nel grembo della Vergine Santa .Nell’Epifania, il Figlio di Dio diventato uomo, si mostra a tutte le nazioni , manifestando la sua identità e la sua missione.
Sono tanti gli elementi che caratterizzano questa solennità, e ognuno ha un significato , sempre riferito al Bambino della culla di Betlemme. Prima di ogni cosa la Stella Cometa, che fa luce al cammino dei Magi in ricerca,che attrae non solo questi personaggi, ma dopo averla incontrata,essi la seguono nel loro cam mino. Essa è la luce anche per tutte le genti, anche se il Bambino che tale luce simboleggia, è venuto a splendere ,ma molti non hanno accolto il suo splendore e il suo calore.
I tre Re Magi,(maghi, studiosi, ricercatori, la cui identità possiamo lasciarla alle varie interpretazione), rappresentano gli uomini di ogni nazione che è sotto il cielo, in ricerca della verità,la quale per essi è incarnata in quel Bambino a cui offrono vari e significativi doni. Personaggi che nella loro ricerca non cadono nella trappola vendicativa del Re Erode,ma sempre guidati dalla luce, e per altra via, rientrano nei loro paesi, per dire a tutti ciò che hanno visto, e come la verità si è rivelato loro in un Bambino.
I Magi rappresentano un po’ i nomadi della fede, si,ciascuno di noi che si pone in ricerca, e chiede alla Stella di condurlo la dove la verità si manifesta, e la fede,avuto il compimento, diventa vita.
Di luce abbiamo bisogno un po’ tutti, specialmente quando le tenebre della confusione e del caos senza uscita cerca di spegnere ogni fonte di illuminazione, e potere così la menzogna agire indisturbata.
Siamo nomadi, siamo, uomini e donne in ricerca….. Guai se i Magi si fossero fermati ad ascoltare gli studiosi interpellati da Erode. Soltanto il nome di una cittadine, piccola, diventata grande, cioè Betlemme di Giudea, riapre loro il cuore e la strada, e si sono rimessi, in cammino, riaffidandosi a guida sicura della Stella.
Cercando la verità, i Magi i hanno avuto la sorpresa che verità si è fatto incontro a loro, ed ha regalato ad essi,quasi come segno di gratitudine per i don i ricevuti dal Bambino, la certezza che la verità trovata avrebbe per sempre illuminato il loro cammino, non solo nel ritorno alle loro case ma anche er il resto della loro esistenza.
Siamo chiamati anche noi a non fermarsi davanti agli intellettualoidi del momento che offrono soluzioni e surrogati di verità,ma a cercare la verità e a viverla,non rimanendo in divano nel momento in cui ci sembra di averla trovata, ma ad intensificare il cammino,senza paura degli ostacoli ,delle barriere, dei venti contrari , delle notti di buio, o dei deserti di sabbia
Oltre tutti questi ostacoli abita Dio che è la Verità.
Sono andato alla ricerca di Dio, ma dopo tanto cammino ho scoperto lui che mi aspettava.
Vangelo dell’ EPIFANIA DEL SIGNORE (06 gennaio 2016) - Matteo, 2,1-12 commentato da padre Pierluigi Mirra, passionista
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