In quel tempo, Gesù dalla Galilea venne al Giordano da Giovanni, per farsi battezzare da lui.
Giovanni però voleva impedirglielo, dicendo: «Sono io che ho bisogno di essere battezzato da te, e tu vieni da me?». Ma Gesù gli rispose: «Lascia fare per ora, perché conviene che adempiamo ogni giustizia». Allora egli lo lasciò fare.
Appena battezzato, Gesù uscì dall’acqua: ed ecco, si aprirono per lui i cieli ed egli vide lo Spirito di Dio discendere come una colomba e venire sopra di lui. Ed ecco una voce dal cielo che diceva: «Questi è il Figlio mio, l’amato: in lui ho posto il mio compiacimento».
Commento
IL Battesimo di Gesù sulle rive del fiume Giordano è un’altra manifestazione della sua ’identità una identità attestata dal Cielo, dopo che Gesù, come un peccatore, in fila con gli altri, si era presentato a Giovanni per farsi battezzare.. Ed è dopo che Gesù è uscito dall’acqua, che lo spirito di Dio, come colomba, si posa sul capo,e la voce del Padre attesta:”Questo è il Figlio mio prediletto, nel quale mi sono compiaciuto!”
Gesù non scende da solo nell’acqua, né si impone a Giovanni, ma insieme con i peccatori,si immerge, lui che è l’innocente. E questa condivisione con i peccatori la porrà in atto anche nella sua morte di croce
L’identità di Geùà affermata dal Padre, credo che sia la risposta alla nostra domanda umana.”Chi è Gesù?” E’ il Figlio prediletto del Padre, che fattosi uomo non cerca differenze o agevolazioni, infatti ha con Giovanni Battista un piccolo “scontro”,ma vuole essere in tutto con gli uomini peccatori per aiutarli ad uscire dalla loro situazione di schiavitù e ridare loro quella libertà originale, che avevano quando uscirono dal cuore e dalla mani di Dio..Egli si fa uno come noi .E nel battesimo della sua morte di sangue, egli riscatta completamente l’umano, e ci rende partecipi in tutto della sua divinità ,rendendoci “gente nuova”,ridandoci una identità quasi simile alla sua , e rimettendoci nella linea dei giusti.
Infatti con il Battesimo noi partecipiamo al battesimo di sangue di Gesu, alla sua morte, e diventiamo: Figli di Dio, adottivi si, ma con le stesse categorie ,impegni e conseguenze; Fratelli di Gesù.di tanti fratelli di cui Cristo che è il primogenito; membri della Chiesa, di questa famiglia umano-divina fondata da Cristo sull’autorità degli Apostoli, e che ha il suo inizio nel tempo, e il suo prolungamento nella eternità, vivendo i suoi membri quella stupenda realtà che è la Comunione dei Santi: infine partecipiamo con Cristo all’eredità promessaci dal Padre.
Questa nostra identità ci impone una linea di coerenza, come la ebbe Cristo nella sua vita terrena,specialmente oggi dove molti cristiani lo sono solo di nome, ma sono cristiani squalificati di fatto, Pensiamo all’etichetta e non alla sostanza del contenuto. Ricordiamo che dal giorno del Battesimo la storia è cambiata anche per noi,e va scritta con meno errori possibili.
Coerenza è una virtù che sosta, ma parla più di mille parole.