Il Vangelo della Domenica
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Chi non prende la croce non è degno di me. Chi accoglie voi, accoglie me.

+ Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, Gesù disse ai suoi apostoli:
«Chi ama padre o madre più di me non è degno di me; chi ama figlio o figlia più di me non è degno di me; chi non prende la propria croce e non mi segue, non è degno di me.
Chi avrà tenuto per sé la propria vita, la perderà, e chi avrà perduto la propria vita per causa mia, la troverà.
Chi accoglie voi accoglie me, e chi accoglie me accoglie colui che mi ha mandato.
Chi accoglie un profeta perché è un profeta, avrà la ricompensa del profeta, e chi accoglie un giusto perché è un giusto, avrà la ricompensa del giusto.
Chi avrà dato da bere anche un solo bicchiere d’acqua fresca a uno di questi piccoli perché è un discepolo, in verità io vi dico: non perderà la sua ricompensa».

 

Commento di P. Pierluigi  Mirra passionista

 Il cristiano per vivere la sua identità anche nei rapporti umani, con chi gli appartiene per legame di angue o per altro, deve tenere presente  tre  aspetti nel suo cammino.

-Dio prima di ogni cosa!                                                                                                                                                            

Al di sopra di tutto e tutti, prima di ogni cosa ci deve essere Dio, come base   fondante nei nostri rapporti. Non dobbiamo vergognarci se  riscontriamo a volte che Dio ,nelle Hit Parade dei nostri  valori, non  occupa il secondo posto, ma anche qualche posto più in giù. Per molti, anche  di chi si dice cristiano, Dio è spesso un emerito sconosciuto.  Spesso per molti lui diventa come un elemento da congelatore,  che usiamo solo quando ci serve e per quello che ci serve, e poi  lo riponiamo; se non addirittura   come un soprammobile che spesso diventa per molti come un souvenir  del tempo passato.

Quando Gesù ci dice che chi ama la madre o il padre o i figlio più di lui, non è degno di lui, non vuole sfasciare i rapporti naturali e umani, ma dirci che un amore che non passa attraverso l’amore di Dio non è autentico.

-Dio misura di ogni cosa!                                                                                                                                                                                                Confesiiamo0 che il giudizio degli altri ci condiziona in tutto, anche nelle cose  quotidiane, come il mangiare, il vestire, il frequentare questo o quello, e spesso anche la Parrocchia.  Eppure il giudizio degli altri è come per il malato la prognosi riservata :dura 48 ore!            Quello che deve accompagnarci  sempre e ovunque  è il giudizio di Dio che dura nel tempo e anche oltre. Agire per fare contento Dio ,per sentirsi da lui  benedetti!                  Lo so che misurarsi  con Dio in questo modo  è un po’ difficile e faticoso, ma ,come diceva Paul Claudel..” imitare Cristo, il quale non è venuto l mondo per piallare la croce ,ma per salirvi sopra!”. Perciò il cristiano deve essere presente  nel mondo con la sua testimonianza quotidiana di appartenenza a Dio in tutto e sempre.

-La nostra gratitudine è solo Dip!                                                                                                                                                            

Il grazie degli uomini non sempre si riveste di sincerità, ma a volte è frutto di formalismo e di apparenza. Dio, essendo verità, è sempre sincero e sa premiarci al di la dei nostri meriti. Se noi sappiamo accogliere i fratelli, saremo accolti   un giorno da Dio;  e se sapremo donare senza condizionamenti, avremo come eredità l’eternità beata

 

                      Mai pentirci di essere stati generosi.

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