Il Vangelo della Domenica
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In quel tempo, [i pastori] andarono, senza indugio, e trovarono Maria e Giuseppe e il bambino, adagiato nella mangiatoia. E dopo averlo visto, riferirono ciò che del bambino era stato detto loro.
Tutti quelli che udivano si stupirono delle cose dette loro dai pastori. Maria, da parte sua, custodiva tutte queste cose, meditandole nel suo cuore.
I pastori se ne tornarono, glorificando e lodando Dio per tutto quello che avevano udito e visto, com’era stato detto loro.
Quando furono compiuti gli otto giorni prescritti per la circoncisione, gli fu messo nome Gesù, come era stato chiamato dall’angelo prima che fosse concepito nel grembo. (Luca 2,16-21)

                                 

 Un nuovo anno  ci apre le sue porte e ci invita a percorrere giorno per giorno, attimo per attimo, un nuovo cammino che  la  Provvidenza di Dio ci dona.

Siamo a domandarci: Come sarà? Cosa ci porterà? Gli astrologi e certi maghi  s da strapazzo fanno previsioni,altri, leggendo  vecchi libri e leggende,  ci invitano a prepararci per dicembre prossimo perché, secondo alcuni, il mondo dovrebbe finire. Ma noi siamo  di quelli che credono a sanno che ogni percorso  è stabilito   da Dio, e che ognuno di noi, in tutta liberta,può percorrerlo realizzando il progetto del  Signore  e  la propria vocazione. Dio ci dona il tempo perché lo rivestiamo  del tono dell’eternità, ci invita a scrivere una storia che  sia degna di essere letta un giorno da Dio stesso e da coloro che ,dopo di noi,percorreranno  lo  stesso sentiero, una storia che porta i segni della bontà vissuta  nel quotidiano.                                                                                                          In questo percorso  non siamo soli,perché Dio, nel Figlio,inserito  pienamente nella storia umana,  si  è fatto nostro compagno di viaggio, e ci tende la mano dell’amore e della misericordia senza tempo. 

Questo primo giorno dell’anno, la Chiesa  ci invita non solo a viverlo nella pace, ma a renderci testimoni e protagonisti della pace. Quanti conflitti e focolai di guerra e di violenza sono accesi  sul globo terrestre,quante vittime dell’odio e della indifferenza cadono  ogni giorno sulle strade del mondo, quanta paura è entrata nel cuore di tutti,guardando ad un futuro che sembra aver azzerato la speranza .     Eppure proprio la speranza n on dobbiamo perderla, anche se anche noi spesso siamo deboli, se non addirittura malati di cattiveria ,vittime di un’epidemia di egoismo che  ci fa alzare barriere e barricate  contro la fraternità e l’amore che Gesù, venendo su questa terra, ci ha insegnato e testimoniato con la sua stessa vita.

Per fortuna che   una Madre dal cielo veglia su di noi, e oggi  la Chiesa pone sotto la sua  materna protezione questi nuovi  fogli di agenda che andiamo a sfogliare e vivere con il nuovo anno.                                                                                                                

Maria, Madre Santissima di Dio e  Madre nostra.   

Il Vangelo  di Luca ce la presenta che accoglie i pastori, e offre   loro il Piccolo Nato di Betlemme,ma è anche vero, ci dice Luca, che i pastori ,partendo dalla grotta,“riferirono ciò che del bambino era stato detto loro  .Tutti quelli che udivano si stupirono delle cose dette dai pastori”. 

La Vergine Santa in nome di Dio,  ci offe il Suo Figlio Gesù, come sostegno e vita, come verità che deve guidarci nel tempo, come  via da percorrere per arrivare sicuri un fono al viale della nostra esistenza e ritrovare Dio in attesa.

 L’importante è accettare  Cristo e vivere bene la vita,protetti dalla V ergine Santa che veglia su di noi.

L’augurio più bello ci viene dalla I Lettura”Ti benedica  il Signore e ti protegga. Il Signore faccia  brillare il suo voto su di te e ti sia propizio. IL Signore rivolga su di te il suo volto  e ti conceda pace”.                                                 

E una preghiera:”Mi Dio, tocca il mio animo col soffio della tua eternità, affinchè io compia bene la mia opera nel tempo e possa un giorno portarla nel tuo r  egno eterno.”(R.Guardini)

Commento a cura di P. Pierluigi Mirra passionista

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