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Oslo -  La pista sembrerebbe portare al terrorismo islamico vista la rivendicazione di un gruppo jihadista sconosciuto. Intanto nella nottata il numero delle vittime è salito a 87. Ma i morti è destinato a salire. Di attacco coordinato parlano fonti di polizia.

Erano passate da  poco le 15:25, quando a Oslo si scatena l’inferno. Una forte esplosione, infatti,  scuote la sede del giornale Vg, che è situata vicino all'ufficio del primo ministro Jens Stoltenberg. La deflagrazione danneggia le finestre della sede del giornale, determinando il crollo del tetto dell’edificio.

Dopo circa tre ore si è costretti a registrare un nuovo episodio. Luogo dell’attacco questa volta è l’isola di  Utoya, nella grande periferia di Oslo dove e' in corso un meeting dei giovani laburisti, e dove era atteso l’intervento anche del  premier Stoltenberg. Ad aprire il fuoco e' un uomo dall'aspetto scandinavo, vestito da poliziotto che esplode almeno una decina di colpi di arma da fuoco e che poco dopo viene arrestato. Sulla stessa isola verranno ritrovati esplosivi inesplosi.

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