A Edith Stein
Piegato nel dolore, il tronco ebraico
vacilla ansante, sotto l’onda del destino.
Lontano,la ciminiera fuma al vento
e annulla vite di gente senza nome.
Grida di bimbi e mani senza forza
cercano la veste logora della donna “santa”.
Poi,d’un tratto, il buio nero della notte,
e ogni stella, anche la davidica, si spegne.
Acqua di gelo cade sulla pelle nuda,
un acre odore di morte, e poi più nulla.
Mentre nel fumo sale sù, la donna ebrea
intona un canto, l’ultimo suo salmo,
pioggia di rugiada sulla bruciata terra,
e offerta di perdono anche al tiranno.
Pierluigi Mirra
L’ultimo canto.(di Pierluigi mIrra)
Carattere
- Font Size
- Default
- Modalità di lettura