Bernardo Baldascino è il nuovo acclamato segretario dei democratici

                        

 

CANCELLO ED ARNONE– (Raffaele Raimondo) Si può ben dire: dopo il tormento, l’estasi. Nel Pd della cittadina separata in due dal Volturno resisteva il <tormento> delle divisioni nella concitata fase precongressuale. Eppure, l’accorto lavoro del “garante” inviato dalla Segreteria provinciale, Vito Marotta, e il “buon senso” delle ali che sino ad un certo punto si sono contrapposte hanno condotto, sul segnale d’arrivo, all’<estasi> dell’unità d’intenti. S’è potuto celebrare così, nella serata di domenica 9 febbraio di quest’anno 2014, un convergente dibattito al termine del quale Bernardo Baldascino è stato votato, per acclamazione, nuovo segretario del partito di Renzi. Ferme restando le differenze di opinioni (ricchezza della dialettica politica), s’è dunque registrata la confluenza delle posizioni e delle opzioni per assicurare una ripartenza “forte” del centrosinistra in una terra che da tempo immemore esprime l’egemonia delle forze di centrodestra. Numerosi gl’interventi e tutti di notevole spessore analitico e propositivo: nell’aula consiliare, in cui il Congresso coordinato da Marotta si è svolto, han parlato, nell’ordine, Umberto Manzo (tracciando le linee del “nuovo corso” in germoglio), Teresa Cerchiello (che ha portato il saluto dei Circolo Pd “Jotti” di Grazzanise, Maurizio Di Puorto (delegato provinciale del partito e presidente del civico consesso, il quale ha ribadito che “la vera vittoria è quella del Partito Democratico e non di un singolo. Sono onorato -ha poi aggiunto- di essere entrato a far parte di questa nuova dirigenza politica di cui Cancello ed Arnone aveva bisogno. Fiducioso nella crescita che ne potrà derivare, assicuro fin da ora tutto il mio appoggio, sia a livello municipale che provinciale, sostenendo soprattutto i giovani”), Dionigi Magliulo (sindaco di Villa di Briano), Nicola Caputo (consigliere regionale), Armando Ricciardone (sottolineando, l’avvocato, che i giovani sono la linfa e gli anziani le radici di del percorso in germoglio), Domenico Stellato (che ha segnalato l’urgenza di rimettere mano sul decreto di proroga riguardante le strutture operative per la produzione della mozzarella e di impegnare il Pd sulla nota vicenda delle tariffe assicurative per l’Rc-auto), il saggio Biagio Manzo (che ha stigmatizzato gli scollamenti del passato …e del presente fra la base dei militanti e la federazione provinciale, per un versante, e gli eletti negli Enti, per l’altro, naturalmente auspicando tante possibili e necessarie correlazioni da sviluppare), Pasquale Viola (dichiaratosi anch’egli favorevole ad ogni utile confronto che dia però sempre luogo alla compattezza) ed il fulvo Luca Branco (scongiurando ogni eventuale strumentalizzazione dei giovani ed sollecitando la dovuta attenzione al “sociale”). Silente, ma attentissimo, il grazzanisano prof. Giovanni Abbate, esperto conoscitore di personaggi e dinamiche ai vertici provinciali e regionali del Pd. Il “garante” Marotta ha infine chiuso formalmente il Congresso, estendendo ai presenti il grato saluto del segretario Baldascino (trattenuto altrove per cause di forza maggiore) per poi declamare la composizione del direttivo che da subito si metterà all’opera: presidente Umberto Manzo, vicesegretario Armando Ricciardone, componenti Barbara Manzo, Domenico Sciorio, Rosa Landolfo, Vittorio Guarino, Maurizio Diana, Francesco Di Puorto, Alessia Papa, Luca Branco e Daniele Abbate (che è candidato per la consultazione che domenica prossima, 16 febbraio, dovrà sfociare nell’elezione del nuovo segretario regionale del Pd). In parallelo è stata annunciata la nomina della Commissione di garanzia così costituita: presidente Domenico Stellato, membri Biagio Manzo, Giuseppe De Cristofaro, Aldino Toma ed Antonio Di Domenico. Il dado allora è tratto. D’ora in poi dovranno maturar le nespole, …col tempo e con la paglia, s’intende!