Il tasso di disoccupazione nel mese ottobre ha superato la soglia dell'11%, in rialzo di 0,3 punti percentuali su settembre e di 2,3 punti su base annua. Lo rileva l'Istat . E' il tasso più alto da gennaio 2004 .Guardando alle serie trimestrali è il maggiore dal primo trimestre '99.  Il tasso di disoccupazione giovanile (15-24 anni) a ottobre è al 36,5%, è il livello più alto sia dall'inizio delle serie mensili, gennaio 2004, sia dall'inizio delle serie trimestrali, IV trimestre 1992. Lo rileva l'Istat (dati destagionalizzati e provvisori) aggiungendo che tra i 15-24enni le persone in cerca di lavoro sono 639 mila.

 

Sostegno della Merkel  alla proposta  sul supercommissario di Wolfgang Schaeuble oggi al Bundestag: la Germania è favorevole a che si faccia un passo avanti nell'Europa - ha detto - e si accordi "un effettivo diritto di ingerenza sui bilanci nazionali" al commissario europeo della moneta. Berlino aspetta la Troika, "non voglio anticipare il rapporto, ma ripeto quello che ho detto ad Atene: io mi auguro che la Grecia resti nell'eurozona". Lo ha detto Angela Merkel parlando al Bundestag prima del vertice a Bruxelles. In questo spirito, ha spiegato la cancelliera; aspettiamo il rapporto. Merkel ha poi lanciato l'idea di un nuovo fondo, "ricavato per esempio dalla tobin tax", per investire in specifici progetti nei paesi membri. Potrebbe essere questo un nuovo strumento di solidarietà, ha detto la Merkel. "Ci sono stati molto progressi in Spagna, in Portogallo e anche in Grecia", ha aggiunto. "I Paesi si muovono con molte riforme sulla giusta strada". "L'Unione europea deve continuare a svilupparsi, questo è inevitabile". Ma al vertice di oggi e domani "non saranno prese decisioni concrete". Solo le basi per le decisioni di dicembre, ha anticipato Angela Merkel da Berlino. La vigilanza bancaria europea dovrà essere "efficiente e indipendente, la Bce avrà un ruolo centrale. E la qualità viene prima della velocità", ha ribadito Merkel. "Non basta la sola decisione sulla vigilanza europea - ha aggiunto - per la ricapitalizzazione diretta delle banche". "Abbiamo bisogno di soluzioni che ci vincolino senza seppellire i parlamenti nazionali, la sovranità nazionale, il principio di sussidiarietà e la legittimità democratica", ha detto Merkel parlando delle prossime mosse per rafforzare l'Ue.

 

In questo ultimo periodo, la ricerca di uno stile di vita più sobrio e votato al risparmio e all’eliminazione di inutili sprechi da parte degli italiani,  a portato ad un progressivo aumento del successo dei prodotti low cost.

Fino a qualche anno fa non se ne sentiva parlare neanche, mentre ora, secondo alcuni sondaggi degli ultimi periodi, vi è un proprio boom in tutti i settori e servizi della vita quotidiana, dalla spesa alimentare, all’abbigliamento fino ai prodotti di elettronica di consumo. Ecco perché in queste categorie adesso è possibile inserire anche le automobili, fenomeno che è’ partito dall’Est ma che ormai si sta diffondendo anche in Italia. La scelta di un auto low cost non è solo per il prezzo attraente, ma anche perché il fatto di avere meno optional ma buona qualità è comunque sinonimo di un automobile degna di svolgere il suo compito. In pratica l’automobilista di oggi cerca meno illusioni ma più qualità e concretezza.

Mentre in Italia il mercato auto va male e Fiat ne risente in tutta Europa mentre Marchionne accusa la crisi di colpire anche il settore delle auto di fascia bassa per anni loro cavallo di battaglia, un esempio lampante, simbolo del low cost automobilistico l’ha dato la Dacia. Non è altro che il marchio a bassi costi di produzione della Renault che considera l'auto low cost quella che meglio risponde al nuovo consumatore.

Il produttore rumeno ha presentato una nuova linea di auto a basso prezzo e supera così altre marche. E l’acquisto si può effettuare anche tramite sito internet (www.dacia.it/dacia-store) in cui sarà possibile acquistare online diversi modelli della casa. L’Italia è stata scelta per il lancio del Dacia Store per le interessanti opportunità che il mercato italiano offre nell’ambito della vendita on line, grazie a una popolazione sempre più presente sul web e propensa alle soluzioni di e-Commerce. Il cliente può acquistare il veicolo direttamente online senza muoversi da casa, grazie ad un percorso d’acquisto « full-online », che permette al cliente di scegliere il veicolo di suo interesse e pagare un acconto, dopo aver identificato una Concessionaria tra le oltre 100 che compongono la rete Dacia in Italia. Mai come oggi, in Italia l’offerta di automobili nella fascia a basso prezzo è ampia. Dacia, che appartiene al 100% a Renault, ha cinque modelli sotto i 12 000 euro. Tre di questi costano addirittura meno di 10 000 euro. Finora, la newcomer sul mercato italiano ha venduto 9.000 esemplari in Italia e 30.000 in Europa. Con l’1,7% della quota di mercato, la rumena supera marche storiche come Mitsubishi, Mini, Alfa Romeo o Smart. Oltre a Dacia, anche Chevrolet offre un’auto per meno di 10 000 euro, la Spark.

Per  Giovanni D’Agata, fondatore dello “Sportello dei Diritti”, è evidente la stridente differenza tra un mercato low cost dell'auto che continua a crescere mentre l'Italia dell'auto va a picco non solo per la grande pressione fiscale che preme sulle famiglie ma anche per le prese di posizione di Marchionne sui rapporti industriali e su come fare industria al giorno d’oggi. A ben riflettere questo modo di concepire l’economia, presenta degli aspetti quantomeno discutibili che non tengono conto minimamente degli interessi e delle necessità del Paese e dei consumatori.

Giovanni D’AGATA

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