MILANO - La Telecom diventa spagnola, così l’Italia resta priva anche dell'ultimo baluardo tricolore nel mondo delle telecomunicazioni. Accordo praticamente chiuso, Generali, Intesa e Mediobanca comunicano che hanno concluso con Telefonica un ''accordo modificativo'' del patto parasociale relativo a Telco. Lo si legge in una nota in cui viene indicato che in una prima fase Telefonica sottoscriverà un aumento di capitale per complessivi 324 milioni di euro a 1,09 euro per azione.

Telefonica sale al 66% di Telco dopo l'aumento di capitale da 323 milioni e realizzerà un secondo aumento di capitale da 117 milioni, dopo l'ok dell'Antitrust in Brasile e Argentina, per arrivare al 70% della holding. Lo si legge nella nota della compagnia spagnola.

A rassicurare nel frattempo sul fronte caldo dei possibili esuberi ci ha pensato direttamente l'amministratore delegato Marco Patuano, intenzionato a non licenziare ''proprio nessuno''.

Una sentenza di rilevanza nazionale la numero 226/02/13 della Commissione Tributaria Provinciale di Lecce – Sezione 2 -, depositata il 02/07/2013, che ha rigettato la richiesta di adozione delle  misure cautelari nei confronti dell’Istituto Provinciale di Vigilanza “La Velialpol S.r.l.”. 

L’Agenzia delle Entrate di Lecce aveva chiesto l’adozione di  misure cautelari, con il sequestro conservativo di tutti i beni mobili registrati, per la somma complessiva di € 14.149.860,00 (pari al doppio del credito fiscale vantato).

I giudici tributari hanno accolto le tesi difensive dell’impresa rappresentata in giudizio dall’avvocato Maurizio Villani ed hanno annullato la suddetta richiesta per la mancanza assoluta dei presupposti di cui all’art. 22 D.Lgs. n. 472/97, in quanto l’Ufficio fiscale non ha motivato i recuperi che intendeva operare.

Infatti, l’art. 22, comma 1, D.Lgs. n. 472 del 18.12.1997 prevede che in base all’avviso di accertamento o al processo verbale di constatazione, l’Ufficio fiscale quando ha fondato timore di perdere la garanzia del proprio credito, può chiedere, con istanza motivata, al Presidente della Commissione Tributaria Provinciale competente l’iscrizione di ipoteca sui beni del contribuente e l’autorizzazione a procedere, a mezzo di ufficiale giudiziario, al sequestro conservativo di tutti i beni, compresa l’azienda.

Logicamente, devono ricorrere tassativamente e congiuntamente i due presupposti del fumus boni iuris e del periculum in mora.

Nella fattispecie, l’Agenzia delle Entrate di Lecce non solo non ha evidenziato le motivazioni per il recupero fiscale, ma non ha neppure dimostrato la pericolosità del contribuente nel disfarsi dei propri beni.

Infatti, La Velialpol S.r.l., difesa dal noto tributarista leccese, ha eccepito sia la genericità dei rilievi fiscali contestati sia la correttezza contabile, fiscale e finanziaria, che non giustificavano affatto l’adozione di misure cautelari che avrebbero compromesso la stabilità della società stessa.

 

ROMA  - Mario Draghi,  presidente Bce chiede di "mitigare" gli effetti recessivi del risanamento dei conti privilegiando "le riduzioni di spesa pubblica corrente e quella delle tasse". 

Secondo Draghi, che ha parlato  durante una cerimonia alla Luiss dove gli è stata conferita una laurea honoris causa, in Europa infatti "la tassazione é già elevata in qualunque confronto internazionale".

La Bce è "pronta ad agire" ancora "se necessario" dopo il taglio dei tassi dei giorni scorsi allo 0,5%. Lo ha affermato il presidente dell'Eurotower, secondo il quale l'istituto centrale analizzerà a tal scopo i dati sull'economia europea che verranno diffusi nelle prossime settimane.

Per aiutare il credito alle Pmi "efficaci potrebbero essere anche interventi nazionali con la partecipazione di governi, banche pubbliche e agenzie di sviluppo".

Il presidente della Bce lancia l'allarme sulla disoccupazione in alcuni paesi europei specie "quella giovanile" che ha raggiunto "livelli" che "rischiano di innescare forme di protesta estreme e distruttive". Per Draghi occorre "una crescita duratura" per ridurre la disoccupazione.

In Europa, da quasi "vent'anni è in atto una tendenza alla concentrazione dei redditi delle famiglie che penalizza i più deboli", afferma Mario Draghi, secondo cui occorre "una più equa partecipazione ai frutti della ricchezza nazionale" che aumenta "la coesione sociale" e conduce "al successo economico".

Negli ultimi quattro anni sono più che raddoppiati i fallimenti delle imprese vittime dei ritardi o dei mancati pagamenti da parte dei committenti pubblici e privati. Per la Cgia di Mestre il debito della Pa nei confronti delle imprese è di circa 120 miliardi. A darne conto è il segretario Cgia, Giuseppe Bortolussi, che ha stimato questo importo dopo aver letto i risultati emersi da un'indagine campionaria presentata nel marzo scorso dalla Banca d'Italia in un'audizione parlamentare. Secondo i ricercatori di via Nazionale, il debito della pubblica amministrazione è pari a 91 miliardi di euro. Una cifra che, ormai, viene presa come riferimento da tutti gli osservatori ogni qual volta si dimensiona l'ammontare complessivo dei crediti che le aziende vantano nei confronti del settore pubblico.

 

L’euro si rinnova: arriva una nuova serie delle banconote, a partire dal biglietto da 5 euro. La nuova serie di banconote sarà chiamata "Europa", avrà una effige dell'Europa con una figura della mitologia greca e con l'iscrizione delle origini del Vecchio Continente. Le banconote verranno introdotte gradualmente nei prossimi anni, iniziando da oggi col taglio da 5 euro.

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