Il Vangelo della Domenica
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Quando Giuda fu uscito [dal cenacolo], Gesù disse: «Ora il Figlio dell’uomo è stato glorificato, e Dio è stato glorificato in lui. Se Dio è stato glorificato in lui, anche Dio lo glorificherà da parte sua e lo glorificherà subito. 

Figlioli, ancora per poco sono con voi. Vi do un comandamento nuovo: che vi amiate gli uni gli altri. Come io ho amato voi, così amatevi anche voi gli uni gli altri. 
Da questo tutti sapranno che siete miei discepoli: se avete amore gli uni per gli altri».

 

Commento

Il fuoco acceso dallo Spirito Santo della Pentecoste  nel cuore degli Apostoli ardeva sempre di più,e diventava  anche contagio spirituale  per le Comunità che essi ,nelle loro peregrinazioni per Cristo, avvicinavano. Dalla  loro predicazione nascevano  le Comunità Cristiane,a capo delle quali gli Apostoli ponevano,come referenti e animatori, i “presbiteri”, cioè anziani di fede  sperimentata. Neppure le persecuzioni e la varie e molteplici afflizioni fermeranno l’anelito apostolico dei  discepoli di Gesù,anzi loro gioivano al pensiero che Dio ,per loro mezzo,aveva aperto anche ai pagani la porta della  salvezza.

Essi,  camminavano sulle orme del loro Maestro,morto, ma che aveva vinta la morte,e costruivano quella santa ,nuova Gerusalemme,sotto nuovi cieli e sul quel suolo  dove Cristo avrebbe poi per sempre abitato.                                                                                          

E ad animare il tutto non solo l’esempio di  Gesù,  ma anche la sua presenza che essi sentivano forte,e con essa sapevano accettare e  vivere  sconfitte, delusione e persecuzioni,il tutto alla luce dei progetti di salvezza che Dio voleva attuare attraverso la  loro predicazione come  continuazione dell’opera di Gesù.                                                                                                          

Animati anche come erano da quel’amore che va oltre ,e che Gesù, prima di andare a morire, entro le mura del Cenacolo,dopo avere offerto all’umanità il suo corpo in cibo per la vita eterna,aveva loro raccomandato, come segno distintivo di appartenenza   alla famiglia dei suoi discepoli  E questo precetto costituirà per le prime comunità,nate appunto dal cuore e dal sacrificio degli Apostoli, il segno di appartenenza e di distinzione. “Da questo vi riconosceranno che siete miei discepoli..”                                                    

Una forza,più che un  precetto, che nell’ambito delle comunità cristiane  di sempre  va rinnovato e vissuto  da ogni discepolo di Gesù,osando anche,  andando oltre al voce della violenza,dell’egoismo che uccide  e che cerca di farsi spazio nella società di oggi.                           

Gesù lo  ha detto, e molti suoi testimoni, nel corso dei secoli ,l’hanno ribadito , con le parole e con una vita donata ,che solo l’amore potrà salvare il mondo.  E questa convinzione deve essere l’arma segreta di ogni cristiano  nelle Comunità di oggi, credendo che  solo chi ama ha ragione, e solo chi ama vince sempre, solo chi ama può aiutare il proprio fratello deluso a riprendere fiducia nella vita.

                        Che ami tuo fratello, glielo devi fare capire con i fatti.

 

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