Il Vangelo della Domenica
Carattere

 

  In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Così sta scritto: il Cristo patirà e risorgerà dai morti il terzo giorno, e nel suo nome saranno predicati a tutti i popoli la conversione e il perdono dei peccati, cominciando da Gerusalemme. Di questo voi siete testimoni. Ed ecco, io mando su di voi colui che il Padre mio ha promesso; ma voi restate in città, finché non siate rivestiti di potenza dall’alto».
Poi li condusse fuori verso Betània e, alzate le mani, li benedisse. Mentre li benediceva, si staccò da loro e veniva portato su, in cielo. Ed essi si prostrarono davanti a lui; poi tornarono a Gerusalemme con grande gioia e stavano sempre nel tempio lodando Dio.                                   

 

Commento

Per molti giorni, Gesù ,risorto dai morti,nelle molteplici apparizioni,dimostrando con gesti atteggiamenti forti, la sua identità di risorto, ha cercato di fare entrare   i suoi discepoli nella dimensione nuova, al di la della natura stessa,  della sua resurrezione, una sorpresa per i discepoli e per la umanità. Ora  sembra giunta a termine la sua missione tra gli uomini,ed è il momento di ritornare al Padre,da dove era partito, per ricevere la corona di gloria per il  avere  operato il tutto  nella linea profonda della volontà del Padre stesso.

Nella Prima Lettura, Luca,negli Atti degli Apostoli,  ci offre gli ultimi momenti,diremmo intimi, di Gesù con i suoi discepoli. Gesù promette ancora una volta loro   l’arrivo dello Spirito Santo che li confermerà nella verità,per potere essere poi  suoi testimoni e del suo messaggio fino ai confini della terra.  Un ultimo sguardo  alla terra,un sorriso ai suoi amici,e Gesù viene elevato da terra e  sale verso il cielo.  “Egli ascende.-canta il Salmista- tra canti di gioia..”, con  l’accoglienza solenne degli Angeli che salutano il ritorno del grande re.

E gli Apostoli? Sono  là,tesi ,con lo sguardo  e il cuore il alto. La nostalgia li attanaglia,e non hanno il coraggio di staccarsi dal loro Maestro che se ne va.

Due uomini in bianche  vesti li scuotano ,e l’invitano a scendere nella realtà, e riprendere il cammino  per realizzare quel Regno che, Cristo, alla fine dei giorni, tornerà per giudicare.                          

Ora devono essere loro a  continuare a fare  ciò che Gesù ha iniziato. Ed  è lo stesso Luca che, nel brano del Vangelo,aggiunge che e    ” tornarono a Gerusalemme con e gioia,e stavano sempre nel tempio ,lodando Dio”.

La nostalgia della perdita del Maestro si è mutata ora in gioia in rapporto alla promessa che poi si realizzerà nella Pentecoste . Nel loro cuore la figura di Gesù è rimasta indelebile,e sarà la forza dello Spirito Santo che li aiuterà, attraverso la Parola, ad offrirla agli uomini di ogni nazione, come la sola roccia su cui fondare la propria salvezza oltre il tempo.

La partenza di Gesù non è un  addio, ma l’emergere  di nuova speranza che si apre per l’umanità oltre il tempo,  e un richiamo a guardare  in alto,al di la delle cose, verso “cieli nuovi e una nuova terra.

Abbiamo forse  dimenticato da dove veniamo, e dove stiamo,attraverso  il tempo, ritornando!

INVIA COMUNICATO STAMPA

Per poter pubblicare i tuoi comunicati stampa, corredati da foto,  scrivi un'email a comunicati@primapaginaitaliana.it

 

 

Iscriviti alla nostra newsletter per rimanere costantemente aggiornato sulle notizie più lette della settimana, che riceverai sulla tua mail. E' un servizio assolutamente gratuito.