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( Luisa Gaudiano) - Benoit Mandelbrot, matematico, ha introdotto il termine frattale nella terminologia scientifica intorno al 1970 indicando con questa voce gli oggetti matematici dai contorni infinitamente spigolosi e frastagliati, che mostrano a qualsiasi livello di ingrandimento un’incredibile ricchezza di particolari. Sono figure geometriche che godono della proprietà della “autosomiglianza di scala”, ossia risultano uguali ad una porzione ingrandita di sé stesse. Grazie al computer, che permette di ingrandire anche i particolari più infinitesimali di una figura geometrica, la geometria del frattale si è rivelata uno strumento grande nell’ uso di descrivere forme, oggetti, fenomeni della natura che mostrano le proprietà tipiche dei frattali come il contorno di un fiocco di neve, le ramificazioni di un cavolfiore, le forme delle nuvole, la struttura frastagliata di una costa, di una catena montuosa o dei capillari nei tessuti muscolari.

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