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NAPOLI: Da Capitale Europea a Metropoli periferica: PERCHE’ ?
Un viaggio di 15 puntate di una delle più famose città del mondo, dalla fondazione ai giorni nostri. Una lungo dettaglio sugli scenari di questa città anche per capirne i motivi del suo declino inarrestabile, e un sottile risveglio degli ultimi tempi.
( di Ivan Triunfo) - La nuova potenza emergente di ROMA intuendo le potenzialità di NEAPOLIS e del suo porto, manifestò le sue mire espansionistiche per sottrarre la città all'influenza greca.
· Roma Conquisto Neapolis ma le lasciò i costumi e la lingua che rimase Greca.
· NAPOLI in questo periodo si pose soprattutto come un rilevante centro culturale. VIRGILIO una figura oltremodo simbolo della libertà politica e culturale di Napoli, compose proprio in città le BUCOLICHE (il primo frutto della poesia di VIRGILIO, ma, nello stesso tempo, possono essere considerate la trasformazione in linguaggio poetico dei precetti di vita appresi dalla scuola epicurea di NAPOLI, le Georgiche e la prima parte dell'ENEIDE.
· VIRGILIO muore a Brindisi nel 21 d.C ma verrà sepolto a Napoli e la sua tomba è conservata nel PARCO DI VIRGILIO A PIEDRIGROTTA.
· Stretto amico dell’Imperatore AUGUSTO, il grande poeta latino poté beneficare in molti modi la città di Napoli: rilevanti furono soprattutto gli interventi urbanistici: I suoi biografi medioevali infatti ci narrano che fu Virgilio a consigliare all'imperatore di costruire l’acquedotto del Serino.
· La città divenne sede di villeggiatura degli imperatori romani per la bellezza del paesaggio e la dolcezza del clima e furono costruite due ville: La Villa di Lucullo, di cui oggi non rimane nessuna traccia, e la VILLA IMPERIALE DI VEDIO POLLIONE che sorge sul promontorio di Posilipo = Pausyllipon in greco che significa “tregua del dolore” per la bellezza del paesaggio ed è una traccia importantissima in città.
· Nel 2 d.C. Neapolis, ritenuta la città più greca d'Italia, fu scelta dall' Imperatore Augusto come "custode della cultura ellenica" e la nominò quale sede dei giochi Isolimpici.
· Nel 79 d. C. Neapolis fu scossa da una violenta eruzione del Vesuvio. A quei tempi, gli antichi, non conoscendo la vera natura della montagna, furono del tutto colti di sorpresa: oltremodo il Vesuvio non aveva dato molte opportunità di farsi conoscere, poiché per secoli o forse millenni fu un vulcano del tutto inattivo, in profondo stato di quiescenza. Si verificarono degli eventi preculsori, quali i terremoti del 63 e del 64 d. C. che danneggiarono tutte le città della baia. A NEAPOLIS crollò anche una parte del teatro all'aperto. La storiografia vuole che NERONE si stesse esibendo nel suddetto teatro proprio durante uno di quegli eventi sismici. (Il teatro che si trova tra il decumano maggiore e il decumano superiore (Via San Paolo e Strada dell’Anticaglia) nel cuore di Napoli.
· I flussi piroclastici fecero la loro comparsa, dando il colpo di grazia: essi ebbero una potenza tale da scagliarsi in un raggio d'azione di 14 km dal cratere sul lato nord-ovest e circa 17 sul lato sud-est. NEAPOLIS non venne investita da questi ultimi ma fu piuttosto danneggiata dagli eventi sismici, dalle mareggiate e piogge di cenere. Pompei, Ercolano, Oplontis e Stabia (qui morirà anche Plinio il Vecchio) e tutti i villaggi più vicini alla montagna furono del tutto distrutti. In seguito lo stesso imperatore TITO volle venir a quantificare i danni della calamità, ma nessun intervento fu possibile.
· NEAPOLIS passò da municipio romano a colonia, crebbe in popolazione e in attività commerciali e il CRISTIANESIMO fu la religione predominante.
· Durante l'epoca romana si ebbe un notevole mutamento sull'intero impianto urbanistico del V secolo a.C., con la città che si espanse prettamente lungo due direttrici privilegiate, verso il porto e fuori le mura, e con l'instaurarsi di un primitivo abbozzo di edilizia residenziale che trovò il suo sviluppo nella zona ad ovest dell'attuale via Duomo.
· Gli storici e gli archeologi concordano nel definire con quasi assoluta certezza sulla localizzazione del TEMPIO DEI DIOSCURI nel Decumanus major, l'attuale via Tribunali, al centro di una zona molto frequentata in quanto prossima al Foro, con le sue caratteristiche tabernae e dotata di DUE TEATRI (il teatro grande e il teatro chiuso), in cui forse si esibì lo stesso Nerone
· Non mancavano le TERME che si possono vedere in Vico San Carminiello Ai Mannesi nei pressi della Cattedrale e sottostanti il Vecchio Policlinico della Città e sotto la Basilica di Santa Chiara.
· Le mura si spinsero fino al Porto del Mandricchio, l'antico porto romano, i cui resti sono stati rinvenuti con gli scavi della metropolitana nei pressi di PIAZZA MUNICIPIO.

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