(Pasquale della Volpe) - La Pepsi Caserta sembra averci preso gusto a collezionare imprese centrando la sua quinta vittoria in otto gare e sbancando il Pala Tiziano di Roma dove neppure una settimana fa, l’Acea aveva strapazzato la Bennet Cantù.
La vittoria è frutto di un ultimo quarto giocato a livelli stratosferici (ben 36 punti messi a segno negli ultimi 10’); i padroni di casa, dopo aver tenuto il pallino del gioco in mano per oltre trenta minuti, sono stati letteralmente travolti dal ciclone casertano cui coach Lardo, non ha potuto opporre alcun rimedio nonostante i continui cambi difensivi.
82 – 89 il risultato finale per gli uomini di Sacripanti che , in attesa di novità, speriamo positive, sul fronte societario, potranno godersi un’altra settimana di tranquillità ben consci che quello che hanno fatto vedere nel corso di queste prime otto partite, va al di là delle più rosee aspettative dei tifosi stessi già rassegnati, forse, a vivere un campionato in apnea.
Oggi, invece, Caserta è lì tra le prime e sembra del tutto intenzionata a dire la sua per un posto tra le prime otto (che significherebbe accesso ai play off).
La vittoria è stata sofferta perché Caserta è stata sempre sotto per trenta e più minuti; Roma partiva a razzo (8-0) e sembrava aver preso il largo quando ad inizio del secondo quarto era giunta anche ad avere quindici punti di vantaggio (31-18).
Nelle difficoltà iniziali, il solo Smith (autore di un’altra prova maiuscola con 21 punti) sembrava in grado di tenere i suoi a galla, ma Roma è apparsa molto solida grazie anche ad un Dedovic capace di attaccare l’area casertana senza incontrare troppa resistenza .
Seppur, in modo non troppo lucido, Caserta riusciva a chiudere il primo tempo sotto la doppia cifra di svantaggio (39-32).
Già nel terzo quarto la Pepsi, mostrava i primi segni di ripresa trovando anche soluzioni da fuori con Fletcher, Tusek e Collins (quest’ultimo ben limitato in regia nel primo tempo dai difensori romani); Roma, però, non dava segni di cedimento ben guidata in regia da Mordente (positivo l’innesto del capitano della nazionale al suo secondo match con i capitolini) e con un Datome che quest’anno sta esprimendosi a livelli eccezionali.
Nell’ultimo quarto, però, Caserta diventava inarrestabile e grazie all’ex Righetti (20 per lui, miglior score dal suo arrivo in Campania) dapprima agguantava Roma per poi mettere la freccia nel momento clou del match.
I padroni di casa, forse colti da frustrazione per non riuscire ad arginare le bocche di fuoco casertane, iniziavano a sparare da tre in maniera forsennata, senza trovare soluzioni costruttive ed a Collins & co non restava che amministrare il risultato, sfruttare il bonus (a proposito lucidissimo Righetti nei minuti finali – 9 per lui) e portare a casa un match che per come era iniziato, non era affatto scontato portare a casa.
Lucida l’analisi di coach Sacripanti a fine gara; Caserta può vincere o perdere ma ad oggi, ha sempre offerto prestazioni positive giocando a viso aperto con chiunque.
Resta il fatto che in settimana verrà rilasciato Ciorciari che, vista la situazione economica del club, difficilmente verrà sostituito; il suo rendimento, sin qui, non era stato positivo, ma il play argentino rappresentava un cambio in cabina di regia, venuto a mancare il quale, si dovrà fare di necessità virtù.
Acea Roma – Pepsi Caserta 82 – 89
Roma: Tonolli, Mordente 14, Crosariol 6, Datome 14, Dedovic 19, Dasic 4,Gordic 9, Tucker 7, Slokar 9
Caserta: Smith 21, Righetti 20, Collins 17, Rose, Maresca 9, Doornekamp 3, Fletcher 8, Tusek 11, Ciorciari
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