COMMENTO
La Solennità odierna segna la nascita ufficiale della Chiesa e il compimento dell’opera di Gesù. Gli Atti degli Apostoli narrano l’evento con una descrizione lineare, quasi a volere mettere in risalto la solennità dell’evento ,ma con la semplicità delle parole. “Il rombo ,come di vento si abbatte gagliardo, e riempie tutta la casa dove si trovavano..” Erano la riuniti gli Apostoli e molti Discepoli, insieme con Maria, la Madre di Gesù,in attesa del compimento della promessa di Gesù,promessa che ,in parte sanzionata dal Maestro stesso,nella prima sua apparizione(cfr. Vangelo del giorno),quando, dopo il saluto e l’augurio di pace, dice loro:” Ricevete lo Spirito Santo..” E poi,in nome e in forza dello Spirito,da loro il potere di rimettere o meno i peccati. Ma già prima, nel Discorso Sacerdotale (Gv.14,25-26),Gesù aveva promesso lo Spirito che avrebbe in loro confermato l’insegnamento avuto da Lui, e li avrebbe guidati sulla via della verità. La Pentecoste compie tutte queste promesse, e gli Apostoli sono riempiti dello Spirito che li renderà forti, coraggiosi, pronti ad essere tutti e sempre dalla parte di Cristo,fino a testimoniare con il martirio la sua fede in Lui. Lo Spirito Santo diventerà l’anima e la forza della loro predicazione, e insieme l’anima e la guida della Chiesa nascente,di quella che poi crescerà nei secoli, e la forza stessa della Chiesa che oggi vive. Lo Spirito Santo sarà l’interprete del linguaggio nuovo che la Chiesa, dalla Pentecoste fino alla fine dei tempi,parlerà. Ogni lingua, ogni uomo di ogni razza che vive sotto la volta del cielo,avrà la possibilità,attraverso lo Spirito di comprendere e di vivere la “novità” annunziata da Cristo con le parole e le opere, e diventerà anche la forza per ogni uomo, che,credendo, voglia compiere il percorso della salvezza nella Chiesa. Lo Spirito Santo sarà l’anima e il fondamento della cattolicità della Chiesa,il fulcro dell’unità di essa,la voce della sua apostolicità. Lo Spirito della Pentecoste è quello stessi che noi abbiamo ricevuto nel giorno del nostro Battesimo, quando siamo entrati a fare parte della famiglia di Dio; quello stesso che ci ha confermati nella fede, rendendoci “adulti” nella famiglia con la Cresima,e che deve essere l’anima del nostro cammino, il refrigerio nelle nostre arsure nel tempo, il calore nei momenti in cui il freddo ci attanaglia lo spirito sulla strada della speranza, il lievito che fermenta la massa del nostro spirito e lo fa crescere di spessore dinanzi a Dio,l’interprete che ci aiuta a leggere i segni dei tempi, il coraggio per superare le paure delle persecuzioni e delle tentazioni del male,e, infine, lo Spirito è per noi il carisma dell’immortalità.
Commento di P. Pierluigi Mirra passionista